denutrizione persone anziane

La denutrizione nelle persone anziane

11 Novembre 2023

La denutrizione negli anziani è molto più grave che nelle persone giovani, in quanto aumenta il rischio di fratture, di piaghe, infezioni e di problemi dopo eventuali eventi chirurgici.

Tutte queste problematiche, che possono comunque presentarsi in caso di persone anziane, tendono ad essere più gravi nelle persone denutrite.

Gli anziani possono essere a rischio di denutrizione per diversi motivi:

Cambiamenti dell’organismo correlati all’età: nelle persone anziane la produzione e la sensibilità ormonale cambia (per esempio l’ormone della crescita, l’insulina o gli ormoni androgeni).

Di conseguenza quindi, le persone anziane tendono a perdere tessuto muscolare (questa condizione è conosciuta come sarcopenia).

La denutrizione e la diminuzione anche importate dell’attività fisica tendono a far peggiorare questa perdita.

Inoltre, questa perdita di tessuto muscolare correlata all’età è responsabile di molte complicazioni legate alla denutrizione negli anziani, come ad esempio un maggior rischio di infezioni.

Le persone anziane tendono ad avvertire prima il senso di sazietà e per questo hanno meno appetito e quindi di conseguenza mangiano meno.

Un altro motivo che può portare ad una diminuzione dell’appetito è anche il fatto che con l’età la capacità di percepire odori e sapori diminuisce e questo fattore li porta quindi ad apprezzare meno il cibo.

Un’altra capacità che diminuisce con il passare dell’età è anche quella legata all’assorbimento di alcuni nutrienti.

In alcuni casi, inoltre, gli anziani tendono anche a produrre quantità inferiori di saliva, con conseguenti problemi di carattere odontoiatrico e di difficoltà di deglutizione.

Malattie: esistono molte patologie che contribuiscono alla denutrizione e che frequentemente interessano le persone anziane:

  • La depressione può causare perdita di appetito.
  • Un ictus o i tremori tendono a rendere difficoltosa la preparazione del cibo, la masticazione e la deglutizione.
  • L’artrite o altri tipi di disabilità fisiche, che tendono a ridurre le capacità di movimento, possono rendere più difficile sia l’acquisto che la preparazione del cibo.
  • Le malattie da malassorbimento interferiscono in modo significativo con l’assorbimento delle sostanze nutrienti.
  • Il cancro può ridurre l’appetito e aumentare il fabbisogno calorico dell’organismo.
  • La demenza può portare ad una incapacità di prepararsi il cibo o perfino a dimenticarsi di mangiare e quindi ad una perdita di peso anche importante. Inoltre, se la demenza è presente ad uno stato avanzato, l’anziano non è in grado di alimentarsi da solo e possono anche opporre molta resistenza a chi li assiste mentre cerca di imboccarlo.
  • I problemi odontoiatrici (come, per esempio, le patologie gengivali o le protesi dentarie inadeguate) tendono a rendere molto difficoltosa la masticazione e quindi, di conseguenza, tutto il processo digestivo.
  • L’anoressia nervosa, soprattutto se è presente da molto tempo, può peggiorare da un evento che si può verificare in età avanzata, come la morte del partner o la paura di invecchiare.

Farmaci: molti dei farmaci usati per il trattamento dei disturbi più comuni che colpiscono gli anziani (come la depressione, il cancro, i problemi cardiaci o l’ipertensione arteriosa) possono contribuire alla denutrizione.

I farmaci possono agire in vari modi, possono per esempio far aumentare il fabbisogno corporeo di nutrienti, o modificare le modalità con cui l’organismo gestisce le sostanze nutrienti o ancora far diminuire, anche in modo significativo, l’appetito.

Alcuni farmaci provocano diarrea oppure hanno degli effetti collaterali che tendono ad interferire con l’alimentazione, come la nausea o la stipsi.

Contesto Famigliare: il contesto famigliare svolge anche un ruolo importante nell’alimentazione, anche se non è forse immediatamente comprensibile.

Gli anziani che vivono da soli, per esempio, potrebbero essere meno motivati a preparare e a consumare i pasti, oppure avere delle risorse finanziarie più limitate che li può portare ad acquistare alimenti meno nutrienti (perché solitamente meno costosi) o una quantità non idonea di cibo.

Inoltre, potrebbero anche essere impossibilitati fisicamente o avere paura ad uscire per acquistare il cibo.

Gli anziani che vivono negli istituti, molto spesso, incontrano anche più ostacoli nell’avere una alimentazione adeguata:

  • Potrebbero essere confusi e non essere in gradi di dire quando hanno fame o cosa vorrebbero mangiare.
  • Potrebbero non essere in grado di scegliere gli alimenti che preferiscono.
  • Potrebbero non essere in grado di alimentarsi in modo autonomo.
  • Se tendono a mangiare lentamente, o se, in particolare, devono essere imboccati dal personale che li assiste, quest’ultimo potrebbe non avere a disposizione il tempo sufficiente da dedicargli per alimentarli adeguatamente.

Prevenzione e trattamento: le persone anziane possono essere incoraggiati a mangiare di più e il cibo può facilmente essere reso più appetitoso. Ad esempio, si possono proporre gli alimenti preferiti o che abbiano un sapore più deciso, al posto di quelli con un basso contenuto di sale e grassi.

È possibile che gli anziani siano obbligati a seguire uno speciale regime dietetico (come, ad esempio, una dieta a basso contenuto di sale) a causa di una qualche patologia.

Tuttavia, questo tipo di diete a volte sono poco appetitose e insipidi e questo potrebbe spingere l’anziano a mangiare di meno.

In questi casi, gli anziani o i loro famigliari dovrebbero rivolgersi ad un dietologo o ad un medico che gli possa indicare il modo con cui preparare e rendere i cibi più appetitosi senza che questo vada incidere sui requisiti nutrizionali richiesti dalla dieta.

A volte, vengono anche somministrati farmaci che stimolano l’appetito (come, ad esempio, il dronabinol) oppure che aiutano ad aumentare la quantità di tessuto muscolare (come il nandrolone o il testosterone).

Se sono presenti dei disturbi di carattere depressivo, questi devono essere trattati.

Il trattamento corretto di questo tipo di disturbi può rimuovere alcuni degli ostacoli che portano ad un livello di alimentazione non adeguato.

Per gli anziani che vivono negli istituti, si può rendere più interessante la sala da pranzo e inoltre concedere loro più tempo per mangiare potrebbe consentirgli di mangiare di più.

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