Il vaccino contro l’epatite A

Il vaccino contro l’epatite A aiuta a proteggersi contro questo tipo di epatite.

Solitamente, l’epatite A è meno pericolosa di quella B.

L’epatite è spesso asintomatica, anche se può portare febbre, vomito, nausea, ittero e, in alcuni casi rari, determinare anche una grave insufficienza epatica o perfino la morte.

L’epatite A non causa l’epatite cronica.

La somministrazione del vaccino contro l’epatite A ha ridotto in modo importante i numeri degli individui affetti da questa patologia.

Somministrazione del vaccino contro l’epatite A

Il vaccino contro l’epatite viene somministrato tramite una iniezione intramuscolare.

Nella sfera delle vaccinazioni infantili di routine, vengono somministrate due dosi ai bambini.

Solitamente la prima dose viene somministrata in un’età compresa tra i 12 e i 23 mesi e la seconda dose invece in un periodo che va dai 6 ai 18 mesi dopo la somministrazione della prima dose.

Dopo la prima dose, si ottiene una protezione completa per un periodo che varia dai 6 ai 12 mesi, mentre dopo la seconda dose, la protezione è molto più ampia e va da un periodo minimo compreso tra i 14 e i 20 anni.

Le persone adulte che hanno completato il ciclo vaccinale sono considerate protette per almeno 20 anni.

Il vaccino contro l’epatite A è consigliato per i bambini più grandi e per gli adolescenti che non sono stati vaccinati in precedenza.

Anche gli adulti che non sono mai stati vaccinati contro questa patologia possono ricevere le dosi vaccinali.

Gruppi a rischio

Inoltre, il vaccino è consigliato per le persone che corrono maggiori rischi di contrarre l’infezione e che appartengono alle seguenti categorie:

  • Soggetti che si recano o lavorano in aree geografiche in cui questo tipo di infezione è comune.
  • Professionisti a rischio di esposizione (per esempio coloro che lavorano nei laboratori di ricerca).
  • Soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti.
  • Soggetti omosessuali di sesso maschile.
  • Soggetti che soffrono di malattie croniche legate all’apparato epatico.
  • Soggetti che presentano alti livelli di alcuni enzimi epatici nel sangue.
  • Soggetti adulti sani di età pari o inferiore ai 40 anni che sono stati esposti al virus dell’epatite A in un periodo recente.
  • Soggetti senza fissa dimora.
  • Donne in gravidanza che possono essere a rischio di contrarre il virus dell’epatite A, a causa dello stile di vita o di situazioni sociali.

Durante un’epidemia di epatite A, tutti i soggetti di età pari o superiore ad 1 anno, che sono a rischio di infezione, dovrebbero essere vaccinati.

Effetti collaterali del vaccino contro l’epatite A

Non sono stati rilevati effetti collaterali gravi dalla vaccinazione contro l’epatite A.

Solo in alcuni casi è stato segnalato in indolenzimento, seguito da arrossamento e gonfiore della sede dell’iniezione.