Guida ai parametri vitali

I parametri vitali rappresentano un insieme di indicatori fondamentali per valutare lo stato di salute di un individuo.

Si tratta di misurazioni standardizzate che riflettono il funzionamento dei principali sistemi fisiologici, permettendo diagnosi e monitoraggi rapidi ed efficaci.

Vediamo nel dettaglio ogni parametro, la sua rilevazione, le possibili alterazioni e la loro interpretazione clinica.

Temperatura Corporea (TC)

La temperatura corporea indica il bilancio tra la produzione e la dispersione di calore.

Viene misurata con termometri digitali, a mercurio (ora non più regolamentari) o infrarossi in diverse sedi (orale, rettale, ascellare, timpano):

  • Valori normali: 36°C - 37,5°C.
  • Ipertermia/Febbre: >37,5°C, segnale di infezione, infiammazione o colpo di calore.
  • Ipotermia: <35°C, spesso associata a esposizione prolungata al freddo, shock o ipotiroidismo.

Frequenza Cardiaca (FC)

La frequenza cardiaca rappresenta il numero di battiti cardiaci al minuto (BPM) ed è un indicatore del sistema cardiovascolare:

  • Metodo di misurazione: Si rileva al polso (radiale, carotideo) o con monitor elettronici.
  • Valori normali: 60-100 BPM negli adulti.
  • Alterazioni:
    • Bradicardia: <60 BPM, comune in atleti o pazienti con blocco cardiaco.
    • Tachicardia: >100 BPM, può indicare stress, febbre, anemia o patologie cardiache.

Frequenza Respiratoria (FR)

 Questo parametro misura il numero di atti respiratori in un minuto.

Si osservano i movimenti toracici o addominali:

  • Valori normali: 12-18 atti/min.
  • Bradipnea: <12 atti/min, associata a lesioni cerebrali o depressione respiratoria da farmaci.
  • Tachipnea: >18 atti/min, spesso segno di stress, infezioni polmonari o acidosi metabolica.

Pressione Arteriosa (PA)

La pressione arteriosa valuta la forza esercitata dal sangue contro le pareti arteriose, registrata in mmHg:

  • Metodo di rilevazione: Sfigmomanometro (manuale o elettronico).
  • Valori normali: 120/80 mmHg.
  • Alterazioni:
    • Ipertensione: >140/90 mmHg, rischio di ictus e infarti.
    • Ipotensione: <90/60 mmHg, associata a disidratazione o insufficienza cardiaca.

Saturazione dell’Ossigeno (SpO₂)

La saturazione dell’ossigeno rappresenta la percentuale di emoglobina legata all’ossigeno nel sangue, misurata tramite pulsossimetro:

  • Valori normali: 97-100%.
  • Ipossia: <90%, richiede interventi immediati (ossigenoterapia o ventilazione meccanica).
  • Fattori di interferenza: Smalto per unghie, mani fredde o bassa perfusione periferica.

Dolore

Il dolore è un parametro soggettivo ma cruciale, valutato con strumenti specifici per quantificarlo:

  • Scale di misurazione:
    • VAS (Visual Analog Scale): scala visiva.
    • NRS (Numerical Rating Scale): punteggio da 0 a 10.
    • PAINAD: per pazienti con demenza.
  • Rilevanza: La gestione inadeguata del dolore può influire negativamente su guarigione e qualità della vita.

Stato di Coscienza

Attraverso la Glasgow Coma Scale (GCS), si valutano tre aspetti:

  • Apertura degli occhi (1-4 punti).
  • Risposta verbale (1-5 punti).
  • Risposta motoria (1-6 punti).
  • Valore normale: GCS pari a 15. Valori inferiori indicano alterazioni neurologiche.

Altri parametri complementari

  • Stato nutrizionale: Valutato tramite il Mini Nutritional Assessment (MNA), utile per individuare il rischio di malnutrizione.
  • Glicemia: Lo stick glicemico è rilevabile dall’OSS in alcune regioni italiane, come Lombardia ed Emilia-Romagna.

Ruolo dell’OSS nella rilevazione 

L’OSS ha il compito di misurare alcuni parametri vitali (in alcuni casi possono essere presenti delle differenze legislative anche a livello regionale su quali parametri sono misurabili) utilizzando gli strumenti adeguati, ma non può fare nessun tipo di diagnosi e deve riferire quando rilevato o segnalare le eventuali anomalie all’infermiere o al medico responsabile.

Sarà responsabilità dell’infermiere o del medico diagnosticare i valori rilevati.

I parametri vitali sono un pilastro della pratica clinica e assistenziale.

Una rilevazione corretta, associata a un’interpretazione precisa, permette di prevenire complicazioni, migliorare le terapie e garantire un’assistenza di qualità.

L’attenzione ai dettagli, unita alla conoscenza tecnica, rappresenta un valore aggiunto per gli operatori sociosanitari.