Disturbo acuto da stress
Un soggetto affetto da disturbo da stress acuto ha solitamente avuto un evento terrificante.
Questo evento terrificante potrebbe essere stato vissuto direttamente o indirettamente.
Per esempio, l’esposizione diretta potrebbe consistere in aver subito delle lesioni gravi o una qualche forma di violenza.
L’esposizione indiretta invece potrebbe consistere nell’aver assistito ad un evento o l’apprendere alcuni eventi accaduti ad amici o parenti.
Il soggetto tende a rivivere mentalmente l’evento traumatico, evita le situazioni che lo riportano al trauma e manifesta una forte ansia.
Il soggetto che è affetto da questo disturbo può avere dei sintomi dissociativi.
Potrebbe per esempio sentirsi emotivamente distaccato da se stesso.
Ad oggi non esiste un dato certo o una percentuale sicura di soggetti affetti da disturbo da stress acuto, ma la possibilità di sviluppare un disturbo da stress acuto è molto maggiore quando gli eventi traumatici sono particolarmente gravi o ricorrenti.
Come viene diagnosticato il disturbo acuto da stress
La valutazione viene fatta da un medico ed è basata su determinati criteri.
Il disturbo da stress acuto viene diagnosticato quando una persona è stata esposta direttamente o indirettamente a un evento traumatico.
Inoltre, il soggetto deve aver presentato, in un periodo variabile da 3 giorni fino ad 1 mese, almeno uno dei seguenti sintomi:
- Ricordi o pensieri ricorrenti, incontrollabili e intrusivi dell’evento traumatico
- Incubi ricorrenti dell’evento
- Sensazione che l’evento traumatico sia ricorrente, come nelle rievocazioni.
- Intenso stress psicologico o fisiologico quando questo riporta l’evento alla mente (ad esempio suoni simili a quelli uditi durante l’evento traumatizzante)
- L’incapacità persistente e duratura di provare emozioni positive, (affetto, felicità, ecc.)
- Senso alterato della realtà (stordimento o sensazione di tempo rallentato)
- Perdita del ricordo di una parte dell’evento traumatico
- Difficoltà nell’evitare pensieri o sentimenti che possono essere associati in qualche modo all’evento
- Manovre per evitare fattori esterni (luoghi, persone, oggetti, ecc) che possono essere associati in qualche modo all’evento
- Disturbi del sonno
- Irritabilità o esplosioni incontrollate di rabbia
- Ipervigilanza
- Risposta fisica esagerata a rumori o movimenti improvvisi
Inoltre, i sintomi possono essere causa di forte malessere e interferire con la vita quotidiana in modo anche molto incisivo.
Trattamento del disturbo acuto da stress
Le principali forme di trattamento del disturbo acuto da stress sono l’autoterapia e le misure di supporto.
Molto spesso i soggetti affetti da questa patologia guariscono una volta che vengono allontanati dall’evento traumatico e gli viene fornito un adeguato supporto “psicologico” in grado di creare un quadro di comprensione e di empatia, avendo così la possibilità di raccontare l’accaduto e le reazioni che si sono avute.
In alcuni casi, alcuni soggetti, hanno tratto beneficio nel raccontare ripetutamente la loro esperienza.
Spesso questo tipo di supporto viene fornito da familiari o amici. Altrimenti, è nella maggior parte dei casi sarebbe più adeguato, si ricorre al supporto di professionisti.
Autoterapia
L’autoterapia riveste un ruolo fondamentale durante e dopo un trauma.
Questa può essere suddivisa in tre componenti:
- Sicurezza personale
- Benessere fisico
- Consapevolezza
La sicurezza personale è un aspetto fondamentale.
Dopo un episodio traumatico, le persone sono in grado di elaborare meglio l’accaduto quando prendono coscienza che sono al sicuro sia loro che eventualmente i loro cari.
Tuttavia, è molto difficile raggiungere uno stato di completa sicurezza quando ci si trova in condizioni continue di stress, come per esempio nei casi di violenza domestica o in guerra.
Se esistono queste cause di difficoltà continue è opportuno richiedere la guida di esperti sul modo in cui si “possa essere il più al sicuro possibile”.
Il benessere fisico, che può essere messo a serio rischio durante o dopo un’esperienza traumatica, rivese un altro aspetto importante.
Il soggetto deve cercare di mantenere un preciso programma di sonno, alimentazione e attività fisica che sia il più salutare possibile.
Inoltre le sostanze psicotrope (come l’alcol) o le sostanze che hanno proprietà sedative dovrebbero quantomeno essere usate con parsimonia, ma sarebbe meglio evitarle del tutto.
Un approccio di tipo consapevole all’autoterapia punta a ridurre le sensazioni di stress, collera e isolamento che normalmente sentono le persone traumatizzate.
Se le circostanze lo consentono, i soggetti che sono a rischio devono adottare e seguire un normale programma quotidiano, per esempio alzarsi, lavarsi, vestirsi, uscire, preparare e consumare i pasti in modo regolare, fare attività fisica, ecc.
Può essere anche utile praticare un hobby o delle attività divertenti che possono essere in qualche modo una fonte di distrazione, per esempio disegnare oppure guardare un film o ancora fare del giardinaggio.
L’essere coinvolti in una comunità può rivestire anche un ruolo fondamentale, sebbene sia molto difficile continuare a relazionarsi con altre persone durante una crisi.
L’attività fisica è un’altro di quegli aspetti formidabili per un buon recupero da un trauma, ma può essere altrettanto utile prendersi un attimo di tempo per meditare.
Durante o dopo un trauma, solitamente le emozioni spiacevoli si tendono a percepire come se fossero “solidificate” e per questo è utile dedicarsi ad attività che possano mutare questo stato: disegnare, ridere, guardare un film divertente, ecc.
Tutte queste attività possono aiutare ad abbassare i livelli di stress dovuti al trauma e quindi possono impedire comportamenti aggressivi o irascibili, anche con le persone a cui si tiene.